Inaugurato sabato il Centro per lo Sviluppo Umano Integrale – Oikos, gestito dall’omonima associazione di promozione sociale e che ridà vita ad un immobile della Diocesi, messo a disposizione da sua Eccellenza Monsignor Maniago per quello che era partito come un sogno, ma oggi è una realtà a Roccelletta di Borgia.
Un momento di informazione e di gioia di stare insieme, partito con la benedizione e il taglio del nastro alla presenza del Sindaco di Borgia Elisabeth Sacco, del Vescovo della Diocesi di Catanzaro Squillace e dei rappresentanti delle varie realtà dell’ecosistema che gestisce e garantisce sostenibilità ad un progetto impegnativo ma innovativo.
Dopo la visita all’immobile storico e pronto ad accogliere giovani tra i 15 e i 35 anni, i ragazzi hanno potuto assaggiare ciò che il Centro OIKOS ha iniziato ad offrire ed offre al territorio attraverso quattro aree di intervento e la strutturazione di laboratori, vissuti in un clima di curiosità, coinvolgimento e inclusione.
La presentazione del Centro
Ai genitori, agli adulti, ai caregiver, si è dedicato uno spazio per ascoltare, con Francesco Costa, Presidente di OIKOS APS, e Ilaria Bisantis, Coordinatrice del Centro, che hanno raccontato di come è nata l’idea di uno spazio per i giovani creato da giovani e di come si interverrà nell’ottica di uno sviluppo umano integrale attraverso la strutturazione di un’offerta integrata, ma anche di percorsi specifici, cercando di creare un micromondo autosostenibile in cui la persona e le proprie attitudini e potenzialità sono il centro generativo di ogni cosa.
Una serata all’insegna del divertimento e della convivialità
A seguire, chi ha presenziato, ha potuto assistere ad uno spettacolo meraviglioso realizzato con performance regalate da diverse realtà che hanno voluto supportare la nascita del Centro o che già, in rete, costruiscono opportunità per i giovani:
un brano rap cantato da un giovane ospite del SAI Catanzaro Minori di Fondazione Città Solidale; i ragazzi del Centro Calabrese di Solidarietà hanno letto una poesia e fatto una rappresentazione artistica; i giovani con disabilità dell’Associazione Ali d’Aquila hanno suonato il Cantico delle Creature; la Parrocchia Maria Immacolata di Ponte Grande ha cantato e letto un testo sulla generazione Z; la Maison de la danse ha ballato sul brano L’uomo vero; l’Associazione Calabria Contatto ha letto una poesia composta per l’occasione dal titolo “Naviganti per un lampo di Grazia”; i ragazzi del Centro OIKOS hanno letto le loro testimonianze sull’esperienza nella nuova realtà; Move in art ha concluso, tra l’emozione di tutti i presenti, con l’interpretazione del brano Vedrai Miracoli.
Il finale, dunque, all’insegna della musica e della convivialità con il taglio della torta e la promessa di continuare a sognare insieme a Francesco, Ilaria, Valentina, Alessandro, Ilaria B., Ambra, Faustino e Roberta, gli otto giovani intraprendenti sognatori che, attraverso l’opera delle realtà che rappresentano, e con la fiducia di Sua Eccellenza Mons. Maniago, hanno fatto di un luogo chiuso e usurato dal tempo, una Casa per tutti, un luogo di speranza nelle generazioni future.