“Saluto tutti voi che rappresentate la Santa Chiesa di Dio e la Santa Sede e le autorità di questo territorio con le quali, come Amministratore Apostolico avrò sicuramente relazioni improntate alla più bella cordialità e allo spirito di collaborazione”.
Così l’Arcivescovo Claudio Maniago, questa mattina a Crotone nella Chiesa dell’Immacolata, per la nomina di Amministratore Apostolico a seguito della nomina di Mons. Angelo Raffaele Panzetta a vescovo coadiutore di Lecce.
Sentirsi sempre e comunque un’unica Chiesa, la Chiesa del Signore
“Al Vescovo Angelo, come lui stesso ha già sottolineato – ha detto Mons. Maniago – mi lega un debito d’affetto e d’amicizia; prima di tutto verso una Chiesa che fa parte della Metropolia di Catanzaro-Squillace, per la fraternità che esprime tra i vescovi. E ciò chiede innanzitutto relazione, chiede di sentirsi sempre e comunque un’unica Chiesa, la Chiesa del Signore. E la fraternità dei vescovi, nel nostro caso, si è davvero realizzata. È un’amicizia che ci portiamo da tanti anni, dietro cui abbiamo imparato a conoscerci, a volerci bene e che proprio in questi ultimi anni si è consolidata.
Lui ha preparato la diocesi di Catanzaro Squillace alla mia venuta e io adesso prendo da lui la diocesi di Crotone-Santa Severina, per poi consegnarla, spero davvero il prima possibile, nelle mani del nuovo Vescovo. Un debito, quindi, davvero, di riconoscenza, un debito di fraternità”.
“Sicuramente voi non potrete essere dimenticati dal Vescovo Angelo – ha sottolineato Mons. Maniago – al quale auguriamo ovviamente di portare l’esperienza fatta e la grande ricchezza ricevuta nel suo nuovo incarico di Lecce”.
Vengo con rispetto e con grande attenzione
“Vengo qui intanto con tanto rispetto – ha detto ancora il presule – come sempre bisogna avere nei confronti di una Chiesa che ha una storia alle spalle. Una storia fatta di tanti uomini e donne, sacerdoti, religiosi e religiose, diaconi permanenti e altre realtà comunitarie importanti che con impegno e fatica, affrontando le sfide di un territorio, in alcuni casi sotto alcuni aspetti non semplice, in una regione complessa come la Calabria.
In una società come la nostra, complessa e davvero difficile, c’è la Chiesa che cerca di portare la testimonianza del Signore. Quindi vengo con rispetto, con grande attenzione e cercherò di ascoltare tanto. E vengo soprattutto per invitare questa comunità a continuare il proprio cammino, forte di tutto quello che finora è stato seminato e coltivato quasi”.
Il nuovo vescovo ci trovi tutti impegnati a lavorare
“Una missione – ha concluso Mons. Maniago – che sarà caratterizzata dall’attesa operosa. Quando verrà il nuovo vescovo ci trovi tutti impegnati a lavorare, in modo che lui venga gioiosamente a prendere il suo posto e a guidarci verso nuovi orizzonti che come Chiesa ci aspettano.
Allora, con umiltà, con rispetto, con grande attenzione e per quello che potrò, chiedendo scusa se non sarà presente a tempo pieno, vi assicuro cercherò di mettere a disposizione del tempo e, ovviamente, la mia presenza, perché questo momento di passaggio possa essere vissuto nel miglior modo possibile.
Vi chiedo la preghiera! La liturgia chiede alle comunità cristiane di pregare per l’Amministratore Apostolico, ma soprattutto pregate per il vescovo Claudio, che si affianca al vostro cammino con umilità e spirito di servizio, con il carisma che è proprio del Vescovo”.