Una Pasqua di speranza, di riflessione e di condivisione quella vissuta nel chiostro della sede della Procura della Repubblica di Catanzaro, dove l’Arcivescovo S.E. Mons. Claudio Maniago ha celebrato la Santa Messa in preparazione alla Pasqua alla presenza del Procuratore Salvatore Curcio, dei Sostituti Procuratori del pool di magistrati e del personale amministrativo della Procura e del parroco della Chiesa di “Santa Teresa” don Lino Tiriolo.
La celebrazione si è svolta in un clima raccolto e partecipato, con parole che hanno richiamato il valore della giustizia, della responsabilità civile e dell’impegno quotidiano per il bene comune. Un momento simbolico e profondamente significativo, che ha voluto unire la dimensione spirituale della Pasqua con quella concreta del servizio alla collettività.
Il richiamo dell’Arcivescovo al valore della giustizia
L’Arcivescovo ha sottolineato nel suo intervento il ruolo fondamentale svolto da chi è chiamato ad amministrare la giustizia, ricordando come la speranza pasquale possa e debba ispirare anche l’azione quotidiana di chi opera per tutelare la legalità, difendere i diritti e contrastare ogni forma di ingiustizia.
La Procura di Catanzaro, guidata dal Procuratore Curcio, è da anni in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata e nella tutela della legalità sul territorio calabrese. Un impegno costante e coraggioso che ha portato a risultati importanti, grazie anche alla sinergia tra magistratura e forze dell’ordine, e alla dedizione del personale che opera ogni giorno negli uffici giudiziari.
In questo contesto, la celebrazione pasquale ha assunto un significato ancora più profondo: un invito a non perdere mai la fiducia nei valori della giustizia e della verità, e a continuare a lavorare, ciascuno nel proprio ruolo, per costruire una società più giusta, più umana e più solidale.
“Abbiamo bisogno di speranza – ha detto l’Arcivescovo – ma non di una speranza astratta: la speranza che nasce dalla Pasqua è una forza concreta che spinge all’impegno, al coraggio, alla fedeltà ai propri doveri, anche quando sembrano difficili o impopolari”.
Un messaggio che ha risuonato forte tra le mura della Procura, luogo dove ogni giorno si affrontano le sfide più complesse del nostro tempo, con determinazione e spirito di servizio. Una Pasqua che diventa così anche occasione per rinnovare il senso profondo del lavoro svolto al servizio della giustizia e della collettività.