La mattina del 16 marzo 1978 ebbe luogo il più grave attacco alla Repubblica italiana dalla sua costituzione.
Sono passati quarantasei anni dal rapimento del presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro, da parte di un gruppo di terroristi, che uccise i cinque componenti della scorta: i carabinieri, Domenico Ricci, che guidava la Fiat 130 dell’onorevole Moro; il maresciallo Oreste Leonardi, il capo scorta; gli agenti di polizia Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino.
Anche oggi l’Italia intera rende omaggio a un grande leader politico che, rapito in quel giorno in via Fani a Roma, dopo 55 giorni di lunga prigionia, trovarono esanime in quella ormai tristemente famosa Renault rossa, abbandonata in via Caetani, e che tutti abbiamo ancora stampata nella mente e nella nostra memoria.