Se Dio dovesse inviarci un breve messaggio oggi, probabilmente sarebbe questo: “Voi mi avete frainteso”. Con questa provocazione – ripresa da una scena di un film – si apre il libro di Francesco Cosentino, teologo calabrese con numerose pubblicazioni all’attivo, dal titolo Non è quel che credi. Liberarsi dalle false immagini di Dio, edito da Dehoniane nel 2019.
Un libro di successo e un tema urgente
Il testo, impreziosito da una prefazione di Enzo Bianchi, ha ottenuto un ottimo successo editoriale ed è stato ampiamente ripreso anche in ambito pastorale, segno che il tema trattato è centrale e urgente. L’autore, teologo e docente alla Pontificia Università Gregoriana, nonché officiale della Segreteria di Stato, ritiene che l’attuale crisi spirituale non sia dovuta solo a fattori sociologici – ovvero a influenze esterne come il secolarismo – ma anche a ostacoli interiori legati ai simboli, alle immagini e ai linguaggi attraverso cui ognuno di noi costruisce la propria idea di Dio e di Chiesa. Spesso, infatti, la difficoltà di instaurare una relazione serena e liberante con Dio non deriva tanto da argomenti contro la fede, quanto piuttosto da una visione distorta, negativa e deformata di Dio, che non rispecchia l’amore misericordioso rivelato da Gesù.
Le false immagini di Dio
Il libro affronta con efficacia e un linguaggio accattivante alcune delle immagini errate di Dio, mettendone in luce il legame con i bisogni più profondi della psiche umana. L’autore riflette su come queste concezioni si siano radicate nell’esperienza ecclesiale, anche a causa dei linguaggi usati nella predicazione e nella catechesi. Un filo rosso attraversa l’intero testo: spesso abbiamo diffuso immagini di Dio negative, parziali e ostili alla vita e alla gioia, che invece di liberare generano ansia e paura.
Le immagini errate che l’autore passa in rassegna includono: il Dio tappabuchi, invocato per risolvere dall’alto difficoltà che non vogliamo o non sappiamo affrontare; il Dio che castiga, che incombe minaccioso e alimenta un perfezionismo esasperato, basato sulla paura di sbagliare; il Dio ragioniere, che misura il Suo amore in base alle nostre prestazioni religiose, ai meriti e alle colpe; il Dio del sacrificio, che favorisce una religiosità rigida e austera, basata su sacrifici e sofferenza; il Dio dell’efficienza, che sembra rispecchiare i modelli della società contemporanea, dove si vale solo se si produce e si ottengono risultati.
Le conseguenze di una fede distorta
Molte persone, afferma l’autore, hanno interiorizzato un’immagine di Dio opprimente e soffocante, sviluppando nel corso della vita un atteggiamento religioso basato sulla paura di essere punite o non accettate. La loro fede si concentra sul sacrificio e sul peccato, mentre il senso di colpa, il timore del giudizio e l’ansia di prestazione religiosa le schiacciano. Purtroppo, questa dinamica è spesso alimentata dai toni accusatori e moralisti di alcune omelie, catechesi e pratiche devozionali, che generano rimorsi, scrupoli e sensi di colpa eccessivi.
Alcune di queste persone, da adulte, si sono definitivamente allontanate da Dio e dalla Chiesa, percependo la fede come un freno alla gioia e alla libertà. Non avendo trovato in Dio il Pastore buono e il Padre misericordioso, hanno rivolto contro di Lui la propria rabbia o, più semplicemente, lo hanno abbandonato.
Un invito alla riconciliazione con Dio
Il libro si propone di aiutare queste persone a liberarsi dalle false immagini di Dio e a intraprendere un percorso di guarigione interiore e riconciliazione con Lui. Secondo l’autore, infatti, “riconciliarsi con Dio” è la vera sfida spirituale del nostro tempo.
Nella parte finale, il testo assume un tono poetico e spirituale, attingendo a immagini bibliche e alla predicazione di Gesù, in particolare alle parabole, per rispondere a una domanda sempre attuale: Quale Dio continuare a credere? L’invito conclusivo è quello di tornare a Gesù, riscoprire la Parola di Dio e mettere al centro della vita spirituale e della Chiesa la lettura e la meditazione del Vangelo.
Un libro da leggere e meditare
Un testo prezioso, da leggere e meditare, che offre spunti di riflessione fondamentali per chiunque voglia vivere una fede autentica e liberante. Nel mese di ottobre sarà possibile trovare in libreria un nuovo libro di spiritualità dello stesso autore.
Mario Arcuri