Immacolata Concezione della beata Vergine Maria: “Ecco la serva del Signore”

 

Questa seconda domenica di Avvento coincide con la solennità di Maria Immacolata. Traendo spunto dalle tante provocazione del vangelo provo a soffermarmi sull’espressione “e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra” (Lc 1,35), per capire cosa significa essere immacolati come Maria.

Anzitutto l’ombra, la nube, è il segno della presenza di Dio nella storia di Israele: la kavod yahweh, la gloria, il peso di Dio. La prima domanda da porsi è: che “peso” ha Dio nella mia vita?

L’ombra rappresenta anche il ristoro nell’arsura, uno spazio di sollievo. Mi domando se riesco a ritagliarmi dei tempi di ombra quotidiana in cui fare esperienza di Dio.

Stare all’ombra è anche l’espressione di riservatezza, di nascondimento. Mi chiedo allora se l’ombra dell’Altissimo è un modo per dire il mio “eccomi” come Maria, facendo splendere l’opera di Dio ma rimanendo io da parte, all’ombra.

Ombra può assumere una connotazione diversa. Può dire un punto tenebroso, non chiaro, come l’ombra del peccato! A metà cammino d’Avvento mi propongo di rileggere la mia storia e riscoprire i punti d’ombra in cui mi sono allontanato da Dio.

Ecco l’insegnamento di Maria Immacolata, letteralmente “senza macchia”: iniziare a dire sì all’ombra dell’Altissimo per allontanare l’ombra del peccato, un si all’amore potente eppure delicato.. Allora anche per noi “nulla sarà impossibile a Dio”.

Pierpaolo Antonio Madia

Pierpaolo Antonio Madia