Comunicare è uscire un po’ da se stessi

Si è svolto a Roma, dal 23 al 26 gennaio, il Convegno “A.I. Confini della Comunicazione”, organizzato dall’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali in occasione della festa di San Francesco di Sales. Un evento di grande rilievo che ha visto la partecipazione di numerosi esperti e professionisti del settore che prestano il loro servizio nelle Diocesi.

L’apertura del convegno è stata affidata a mons. Domenico Pompili, vescovo di Verona e presidente della Commissione episcopale per la Cultura e le Comunicazioni Sociali della CEI. Nel suo intervento, il Presule ha sottolineato la necessità di evitare una visione neutrale delle nuove forme di comunicazione: «non sono indifferenti». Ha inoltre evidenziato un paradosso fondamentale: «Il più grande valore dell’intelligenza artificiale è il mettere in luce per contrasto l’intelligenza naturale».

Mons. Pompili ha poi posto l’accento sul rischio di perdere il contatto con la realtà, in un’epoca in cui si procede alla «smaterializzazione della realtà» e «il dito è diventato l’organo della scelta». Infine, ha ribadito l’importanza della difesa dell’essenza aperta del web per la libertà di parola.

Il Convegno ha visto la partecipazione di relatori di prestigio nazionale che hanno arricchito il dibattito con le loro riflessioni. Tra questi: Vincenzo Corrado (Direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali), Maria Chiara Carrozza  (Presidente del CNR); Alessandro Gisotti (Vice Direttore della Direzione Editoriale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede); Antonio Preziosi (Direttore del TG2) e Marco Ferrando (Direttore delle testate Master in Giornalismo dell’Università di Torino).

Tali contributi hanno dato grande valore all’iniziativa, inserita nel programma del Giubileo del mondo della Comunicazione.

L’accoglienza ufficiale si è tenuta il 24 gennaio alle 17:30 nella Basilica di “San Giovanni” in Laterano con una liturgia penitenziale, seguita dalla Santa Messa internazionale presieduta dal Card. Baldo Reina. Per l’occasione, la Basilica ha ospitato la reliquia di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.

Il Cardinale Reina ha evidenziato come il Giubileo sia «un tempo di misericordia per tutti», un’opportunità per rivedere la propria vita «non tanto alla luce dei peccati commessi, ma con la potenza della misericordia di Dio». Ha, inoltre, sottolineato il forte invito del Pontefice ad essere «comunicatori di speranza» e a «disarmare la comunicazione».

Il momento centrale di questi giorni è stato il pellegrinaggio alla Porta Santa della Basilica di San Pietro, il 25 gennaio, seguito dall’udienza con Papa Francesco nell’Aula Paolo VI. L’incontro è stato preceduto dalle riflessioni di Maria Ressa, giornalista e premio Nobel per la Pace, e Colum McCann, scrittore e co-fondatore della rete Narrative 4.

Papa Francesco, con il suo consueto stile diretto, ha deciso di non leggere il suo lungo discorso, ma di rivolgersi ai presenti con parole semplici e profonde: «Comunicare è uscire un po’ da se stessi per dare del mio all’altro. La comunicazione non solo è l’uscita, ma anche l’incontro con l’altro. Saper comunicare è una grande saggezza!». Ha poi aggiunto una riflessione cruciale: «Il vostro lavoro costruisce: costruisce la società, costruisce la Chiesa, fa andare avanti tutti, a patto che sia vero».

Infine, ha concluso con un pensiero profondo sulla verità personale dei comunicatori: «Non solo le cose che tu dici, ma tu, nel tuo interiore, nella tua vita, sei vero?».

A questo importante evento ha preso parte anche una delegazione dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace, testimoniando l’interesse e il coinvolgimento della comunità ecclesiale locale nelle sfide della comunicazione contemporanea.

Il Convegno “A.I. Confini della Comunicazione”, dunque, ha rappresentato un’opportunità unica per riflettere sulle dinamiche della comunicazione nell’era digitale, ponendo al centro il valore dell’incontro, della verità e della speranza.

La Redazione