Fratelli e sorelle carissimi, in questa quarta domenica di Avvento, la preghiera del Padre Nostro, con la sua invocazione “sia fatta la tua volontà”, ci offre una preziosa chiave di lettura.
Le letture odierne, infatti, ci parlano di un atteggiamento di risposta a una chiamata, a un progetto che ci interpella direttamente.
Gesù stesso, nell’incarnazione, pronuncia il suo “eccomi, io vengo”. Maria, dopo l’annuncio dell’angelo, si alza e va da Elisabetta. “Sia fatta la tua volontà” non significa, per noi cristiani, essere semplici marionette nelle mani di Dio. Fin dalle prime pagine della Bibbia, scopriamo che Dio ci ha creati liberi, con la possibilità di scegliere, purtroppo, anche il male. Questa è la vera libertà, una libertà che va vissuta responsabilmente, alla luce dei principi e del progetto che Dio ci offre, un progetto per cui vale la pena donare la vita.
Anche noi siamo chiamati a scegliere a chi affidarci, a chi dare la nostra fiducia. Possiamo cedere alle lusinghe di un materialismo che ci invita a godere solo del presente, oppure accogliere l’invito di Gesù, che con la sua vita, e non solo a parole, ci rivela un progetto più grande, il progetto di Dio. Un progetto in cui non siamo semplici esecutori, ma collaboratori, chiamati a mettere in gioco i nostri talenti con libertà e consapevolezza.
Il Signore ci chiede di essere pronti, solleciti nell’accogliere le sue indicazioni, le sue chiamate. In questa domenica di Avvento, ricordiamo che Gesù, con la sua nascita, morte e risurrezione, è venuto a donarci un’umanità nuova, rigenerata. Un’umanità che può entrare consapevolmente nel progetto di Dio, nel progetto di cieli nuovi e terra nuova.
Potremmo pensare che tutto questo sia riservato a grandi santi, a figure eccezionali. Ma non è così. Il Signore ha bisogno di tutti noi, con i nostri limiti, le nostre fragilità. Considera la nostra vita preziosa, il nostro impegno indispensabile. Ci chiama a fare la nostra parte, a prendere il nostro posto, con libertà e generosità, in ogni stagione della vita. Non c’è momento in cui non possiamo dire: “Ecco Signore, io vengo per fare la tua volontà”.
Da Maria, in questo tempo di Avvento, impariamo la disponibilità a far parte di questo progetto. Alziamoci anche noi, in questo Natale, e rinnoviamo il nostro impegno. Ricordiamoci che la nostra vita è preziosa agli occhi di Dio, che i talenti che abbiamo ricevuto vanno messi a servizio di tutti.
Riscopriamo la bellezza di essere discepoli del Signore, non burattini, ma collaboratori in un’opera di salvezza che coinvolge ciascuno di noi, con tutte le nostre potenzialità.
Questo è l’augurio più bello che possiamo farci per il prossimo Natale.