Indetto da Papa Francesco il XXXI Giubileo Ordinario dell’Anno 2025 con la Bolla del 9 maggio 2024.
Emblematico il titolo del documento Spes non Confundit: una citazione della Lettera ai Romani «La speranza poi non delude perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (5,5).
La speranza, dice Papa Francesco, è una dimensione universale dell’esistenza umana, «nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio ed attesa del bene» e questa speranza deve essere fortificata dalla pazienza che genera la perseveranza nelle prove della vita.
È dall’intreccio tra speranza e pazienza che la vita cristiana – continua sempre il Papa – emerge come un cammino, di cui il pellegrinaggio è un segno tipico.
I segni della speranza
Il Santo Padre indica poi i segni che rendono tangibile l’annuncio della speranza. Il primo è la pace per il mondo ancora immerso nella tragedia della guerra; il secondo è una visione della vita carica dell’entusiasmo di trasmettere l’esistenza a nuove creature in un mondo in cui il desiderio di trasmettere la vita si è perso; il terzo è l’amore per i fratelli e le sorelle che vivono situazioni di disagio (detenuti, ammalati, giovani senza prospettive, migranti, ecc.).
Il documento sviluppa poi due appelli a quanti reggono le sorti dell’umanità: eliminare la fame del mondo, condonare il debito dei paesi poveri. Questa speranza nutrita di carità si fonda sulla fede nella vita eterna: solo la prospettiva escatologica risponde pienamente al bisogno di sicurezza e di felicità dell’essere umano.
Nella prospettiva della vita eterna l’indulgenza giubilare, fondata sulla comunione dei santi, risponde al principio teologico fondamentale che il male non deve essere nascosto, ma purificato ed in questo contesto diventa insistente l’invito a riscoprire il sacramento della Penitenza.
La conclusione della Bolla è un invito a rimanere radicati nella speranza, quella speranza che «trova nella Madonna la più alta testimone».
Don Salvatore Cognetti, Vicario Generale