«Voglio mandarvi tutti in Paradiso» e «Non chiedo anni, ma anime». San Francesco continua a parlare, dopo 800 anni, agli uomini e alle donne di oggi, cercatori di Dio nelle pieghe dell’oggi della storia.
Anche nell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace tante comunità hanno celebrato e vissuto il “Perdono di Assisi” con partecipate celebrazioni che hanno registrato una considerevole presenza di fedeli che si sono accostati al Sacramento della Riconciliazione e partecipato alla Santa Messa della notte.
Come nel quartiere di Casciolino dove sorge la Parrocchia del “Sacro Cuore” che, su invito del parroco Padre Rocco Predoti, ha accolto fedeli provenienti dalle comunità di Giovino, Santo Janni e Santa Maria di Catanzaro, con i rispettivi parroci.
Una celebrazione suggestiva iniziata con la Veglia di preghiera e l’ntronizzazione del Crocifisso di San Damiano e il passaggio simbolico della porta della Porziuncola, riprodotta in modo davvero originale e che ha introdotto i fedeli nel “campo” dove si è celebrato il Sacramento della Riconciliazione.
Un afflusso continuo a testimonianza che la misericordia e l’amore continuano a rappresentare il cuore del messaggio del Vangelo. Con il suggestivo accompagnamento dei canti del coro parrocchiale, la preghiera del Rosario e la luce dei ceri: “Mi chiedete sempre quando andiamo ad Assisi – ha scherzato Padre Rocco al termine della celebrazione – e intanto questa sera abbiamo portato Assisi a Catanzaro”.