II Domenica di Quaresima: “Trasfigurazione, una Pasqua anticipata”

Gesù aveva manifestato il suo mistero di morte e di risurrezione ai suoi discepoli, e Pietro si era ribellato dicendo che non avrebbe mai permesso che il suo Maestro potesse fare questa fine miserevole. Gesù vuole che i suoi si preparino allo scandalo della croce, e lo superino nella fede. 

Fratelli, il regno di Dio si costruisce lasciandosi annientare dall’uomo, dal suo peccato, offrendo la propria vita per la redenzione del mondo.

Per aiutare gli Apostoli a mettere nel cuore questa verità, il Signore prende con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, e li porta sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli.

Davanti ai tre discepoli si trasfigura, mostra per un istante la sua condizione divina. La sua essenza eterna rifulge in tutto il suo splendore.

Anche Mosè ed Elia, la Legge e i Profeti, si rendono presenti e dialogano con Gesù. Confermano così, che tutta la Scrittura è dalla sua parte: in Lui si compiono tutte le profezie del Messia di Dio.

E per finire, lo stesso Padre, dal cielo, fa udire la sua voce: “Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!

Il Padre comanda ai discepoli di ascoltare Cristo Gesù che dice la sua volontà, annuncia la sua verità, proclama la sua via.

Dopo questi tre segni straordinari, per gli Apostoli finisce ogni possibile discussione, ogni incertezza, sugli insegnamenti del Maestro.

Da questo momento dovranno abbandonare tutte le parole del mondo ascoltando solo la sua, che è Parola di vita eterna. 

Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra, aiuta ogni fedele discepolo del Figlio tuo a divenire mite ed umile di cuore.

Don Raffaele Feroleto

Don Raffaele Feroleto

Vicario foraneo di Sersale