Aperta ufficialmente la settimana di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne
Un teatro gremito e una platea attenta quella che ieri sera, domenica 19 novembre, ha assistito allo spettacolo dell’Associazione Teatrale Acli CATANZARO Nuova Scena di Salvuccio Conforto e Romina Mazza, il Teatro Comunale di Soverato, messo a disposizione dall’Amministrazione. Un evento che in qualche modo apre ufficialmente la settimana di sensibilizzazione contro il fenomeno della violenza sulle donne, organizzata da Fondazione Città Solidale che per la seconda volta si è affidata al teatro e a grandi professionisti per invitare giovani e famiglie alla riflessione.
È il Centro Antiviolenza dell’ente guidato da Padre Piero Puglisi a offrire lo spettacolo attraverso l’opportunità di un progetto finanziato dal Dipartimento Lavoro e Welfare della Regione Calabria dal titolo “Parliamone insieme” ed è Padre Piero Puglisi a spiegare ai presenti l’importanza di percorsi di sensibilizzazione e a raccontare l’impegno della sua realtà, non solo a gestire servizi residenziali e semi residenziali, ma anche a promuovere una cultura della solidarietà e del rispetto.
È la responsabile del Centro Antiviolenza, il Centro Aiuto Donna di Città Solidale, dott.ssa Monica Riccio, a raccontare cosa è stato fatto, dal 2009 ad oggi, e cosa ancora deve essere fatto, puntando soprattutto sull’educazione all’affettività e alle emozioni fin dalla tenera età.
La dedica a Giulia Cecchetin
Uno spettacolo che tutte le realtà coinvolte hanno voluto dedicare a Giulia Cecchetin, la vittima numero 105 di un anno in cui il fenomeno del femminicidio si è manifestato in crescita, uno spettacolo per tutte le donne, realizzato magistralmente dalle attrici della ACLI Nuova Scena “La Compagnia di Irene” ed arricchito dalle coreografie della Compagnia di Riccardo La Croce DANZA .
Uno spettacolo pensato nel 2015, ma che ancora oggi continua a riscuotere grande successo in quanto sempre riattualizzato e oggettivo. Musica, parole, danza per raccontare storie di donne vittime di un amore, anzi di una relazione tossica. Sfumature di ironia alternata a tristi verità, a racconti profondi toccanti, alla descrizione storica e crescente di un fenomeno che nulla ha fermato e continua a mietere vittime. Un pubblico incantato, attento che ha saputo tenere il giusto ritmo, la giusta dimensione per uno spettacolo che è solo il primo passo verso quello che ormai è diventato un impegno giornaliero per la Fondazione Città Solidale, il contrasto ad ogni forma di violenza